Desideravo da quasi un anno vedere questo film, la pelicula di cui mi aveva tanto parlato la mia amica Pilar, mentre passeggiavamo per Cordoba, la sua magnifica città andalusa.
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Scena tratta dal film 'Manolete' (2008). |
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Il torero Manuel Laureano Rodríguez Sánchez, conosciuto a tutti come Manolete, era nato proprio lì, nel 1917. A Cordoba, Manolete è ricordato come un mito: vi hanno costruito un mausoleo in sua memoria e tutt'ora nel famoso Bar Santos, dove si preparano le tortillas migliori di tutta Cordoba, vicino alla Mezquita, le pareti sono riempite delle fotografie originali del torero. In alcune di esse si può vedere anche il nonno di Pilar che fu sempre amico di Manolete.
La storia inizia il 28 agosto 1947, giorno in cui Manolete (nel film, Adrien Brody) si appresta a sfidare il torero emergente Luis Miguel Dominguin nella plaza de toros di Linares. Il film ripercorre a ritroso la carriera di Manolete, raccontando anche del suo osteggiato e criticato amore per l'attrice Antonia Bronchalo Lopesino, conosciuta all'epoca come Lupe Sino (nel film Penelope Cruz).
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Scena tratta dal film 'Manolete' (2008). |
Un vortice di sguardi, di uomini e tori, in un film di poche parole, tanti suoni - di bambini che corrono, di pubblico che grida, di respiri tagliati di spavento, sospiri di solitudine, di fluire di pensieri, di zoccoli e fiati, di bandiere e motori - e tanti colori - quelli dorati e rosati delle corride, quelli chiarissimi della fama e della luce del sole, quelli cupi degli incubi e delle paure, quelli rossi del sangue versato dei tori, dei petali di rosa che cadono dal cielo e dei toreri.
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