Soleggiata veduta mattutina dalla mia camera dell'albergo Vlachos ad Agros, Cipro. |
Era già buio quando arrivammo ad Agros (Αγρός), Pilar e Gianni ed io. Ma quando aprii gli occhi, al mattino dopo, la coltre di buio pungente che copriva le sagome e lasciava mille domande sul luogo in cui eravamo capitati, evaporò in fretta, prestissimo, e un sole di Novembre, stupendo, caldo e chiaro riempì le montagne, le vie. Entrava dalle fessure lasciate scoperte dalle ampie tende dell'hotel Vlachos, mi attraeva inevitabilmente a spalancare le finestre, a uscire sul balcone dirimpetto alle cime, agli alberi verdi e castani di autunno, alle balconate di fiori dove qualcuno già gridava "γιεα σου", ciao, con quella musica di voce antica che ha la gente ad Agros, come fosse sempre festa.
Frutta dal giardino del signor Panagiotis, Agros, Cipro. |
La vita ad Agros profuma della frutta del giardino del signor Panagiotis, che lui stesso ci mostrò con orgoglio. Melograni, uva, fichi, cachi, mele, ... che la sua dolcissima moglie Maria non mancava mai di preparare per noi, ordinatamente, a cubetti o fettine, ad ogni pasto. Un orto dei sapori, quello del signor Panagiotis, dove trovare di tutto, con la sensazione magica che se avessimo chiesto qualcosa, il nostro desiderio sarebbe cresciuto in quell'orto, tra le erbe alte, trai cespugli secchi di autunno, sotto il pergolato dell'uva.
Fonte dell'acqua di Agros, Cipro. Chi ne beve l'acqua, dice la leggenda, si innamorerà e sposerà ad Agros. |
Agros si trova sulle montagne Troodos, a circa 1100 metri di altitudine e, nel pomeriggio, decidemmo di incamminarci per le stradine del paese che si susseguivano, inerpicandosi tra un cancello e l'altro, un grande cespuglio di fiori e un giardino di alberi e piante. Scorsi spesso una figura semi-nascosta tra le fronde: un uomo dai capelli grigi intento a zappare il terreno o una vecchia signora che lavorava seduta sull'uscio di casa. Li salutai sempre, con le poche parole conosciute, e loro non mi fecero mai mancare un saluto curioso, un sorridente cenno del capo. Chissà se anche loro si erano sposati qui, ad Agros, bevendo l'acqua della fonte magica che fa innamorare?
Soutzoukos, foto di www.cyprusbreakfast.eu. |
La vita ad Agros profuma di Soutzoukos, il dolce di uva Xynisteri che si produce in varie località dell'isola. Il mosto, aromatizzato alla rosa, alla vaniglia e al geranio, è colato attorno a un cuore di noce o mandorla e la stringa dolce viene lasciata asciugare per sei giorni prima di essere tagliata a fettine spesse e servita.
Ma, infine, nel 1917 al maestro Nearchos Clerides, assegnato al villaggio di Agros, balenò in mente l'idea di incominciare una coltivazione intensiva di rose damascene, con trenta petali, che furono importate sull'isola dalla Mesopotamia, col sogno di poter produrre un giorno dell'acqua di rose. Uno dei ragazzini che studiarono con il maestro Clerides si chiamava Nicodemos Tsolakis e amò fin dal principio la bizzarra idea del suo insegnante. Nel 1948 quel bambino che amava le rose, diventato uomo, acquistò la produzione e la fece propria, succeduto poi dal figlio, Chris Tsolakis, che ci presentò con orgoglio la sua coltivazione. Ogni anno, in maggio, centinaia di rose vengono colte rapidamente, prima che il calore del sole ne faccia evaporare l'essenza. E' per questo che la vita, ad Agros, profuma sempre di rose.
Candele profumate alla rosa, dal laboratorio Tsolakis, Agros, Cipro. |